venerdì 29 aprile 2011

Qual'é l'istruzione migliore?

Ho cominciato a leggere questo nuovo blog, partendo da un post sul suo primo blog che parlava di homeschooling, argomento che mi interessa molto.
Spesso mentre giro per blog trovo post che parlano di scelte, di scuole, di metodi.
Premetto che amo molto il mio lavoro, per il quale ho studiato molto, e che non mi ritengo all'altezza di offrire un homescholing a tempo pieno, ne piacerebbe alle mie figlie, com'é emerso da diverse conversazioni in merito.

Pratichiamo da una quindicina di anni un homeschooling part time inconsapevole, e da circa due anni lo pratichiamo con più serietà, aiutate da diversi blog, ricchi di spunti e nozioni (in primis Buntblume e Mens Sana).
Ne ho già accennato qui e qui, verso la fine del post.

Per me l'homeschooling part time vuole dire:
  • ampliare l'offerta che loro ricevono a scuola,
  • cercare trucchetti divertenti per superare le difficoltà che incontrano facendo i compiti o studiando per le verifiche
  • visitare paesi e città in modo attivo
  • giocare a Scarabeo (magari nelle lingue che stanno studiano) o ad altri giochi si società
  • assecondare i loro interessi
  • rispondere alle loro domande in modo esauriente, e se non sappiamo rispondere, informiamoci, anche a noi non fa male approfondire
  • fare lavori manuali con loro, possono essere lavoretti creativi, ma anche ricette (con le quali si usano le misure di peso e capacità ;-) )
Spesso si tratta di offrire delle alternative alla televisione, chiaramente ci vuole tempo e voglia di farlo, cosa non sempre facile quando si lavora fuori casa e si torna alla sera con ancora tutti i lavori domestici da fare.

Per forza di cose abbiamo scelto la scuola pubblica, venendo a contatto con due insegnanti molto bravi con la nostra prima figlia, mentre con la seconda abbiamo avuto moltissimi problemi per ben quattro anni su cinque.

Prima di scegliere la scuola pubblica avevamo vagliato le varie oppurtunità presenti nella nostra zona, ed eravamo andati a diversi incontri.
Una era una scuola molto improntata sulla religiosità, un'altra era molto elittaria (o proibitiva?) anche con due stipendi, un'altra era troppo lontanta.
Siamo arrivati alla scuola Steiner, a tre minuti a piedi da casa nostra.
Avevamo letto qualcosa, ci piacevano le idee, la retta era adeguata al reddito, un bel programma di musica e non l'uso esclusivo del flauto, aveva una mensa, da noi non tutte le scuole ce l'hanno, unico punto negativo di primo acchito era la lunga lista d'attesa.
La docente che ha condotto l'incontro non mi é piaciuta a pelle, raccontava del mondo fatato della loro scuola (situata in un posto fantastico, con bosco, parco giochi, stagno, laboratori), ma quando noi genitori facevamo delle domande, diverse volte ha risposto stizzita quando secondo lei non avevamo una visione steineriana.

"Mi sembra che la retta é un po'cara" diceva una mamma con tre bimbi
"Bisogna vedere se lei é disposta a investire nel benessere dei suoi figli" rispondeva

"Per recarmi al lavoro prendo lo stesso bus che prendono i ragazzi della vostra scuola, e trovo che sono molto chiassosi, maleducati e spesso sono vestiti approssimativamente" sostiene un'altra
"La nostra scuola punta molto sulla possibilità di ogni individuo di esprimere la sua persona, non siamo una scuola militare con soldatini e divise"

"Mia figlia é nata ad agosto, quindi all'inizio dell'anno scolastico ha sei anni, perché deve aspettare l'anno prossimo, visto che sa già leggere e scrivere da più di un anno?" chiedevo io, dopo che aveva spiegato che i bambini nati entro maggio sarebbero stai ammessi in prima e gli altri no
"Perché la filosofia steineriana non sottostà alle forzature che i genitori di oggi impongo ai loro figli" (giuro che non ho volontariamente insegnato a mia figlia a leggere e a scrivere a quattro anni e mezzo, in quanto io sapevo già leggere in prima elementare ed é stato un anno noiosissimo)

"E' vero che la scuola non é riconosciuta qui da noi come la scuola pubblica?" chiedeva un papà
"Al di la del fatto che la nostra scuola é l'esatto contrario della scuola pubblica, i nostri alunni hanno la possibilità di fare un anno da uditori e poi di essere ammessi come allievi l'anno seguente"

"Scusi ma allora mia figlia perderebbe due anni" richiedevo io sprezzante del pericolo
"Lasci che sia io a farle una domanda, ma lei preferisce che sua figlia sia uniformata agli altri o che possa seguire un suo personale percorso formativo?"

a parte che avevo fatto solo un paio di domande, e penso che lei era li per quello, mi sembrava che essere in prima liceo a 18 anni, quando tutti i tuoi compagni che hanno seguito un percorso di scuola pubblica ne hanno 16 non voglia dire poter essere se stessi, ma magari un "pesce fuori dall'acqua".

Abbiamo scelto la scuola pubblica non solo in base a questo incontro, anche se mi trovo più a mio agio con i metodi Montessori che con quelli di R. Steiner, parecchie volte mi é dispiaciuto di non poter offrire alla nostra seconda figlia un'altra alternativa, soprattutto alla maestra di quinta elementare, che meriterebbe un post tutto suo, per adesso le do un premio "la peggior maestra in assoluto che io abbia mai incontrato nei miei quarant'anni di vita".
Ma adesso G. frequenta la scuola media pubblica, senza essere la migliore ne la peggiore, ma la frequenta con voglia, con gioia e con sete di conoscenza, e penso che questo sia molto importante.


Principalmente concordo con Claudia della casa nella prateria con quanto afferma in questo post che cita :

... il vero “segreto” sta nel fatto che i bambini che frequentano questo tipo di scuola hanno genitori particolarmente attenti. Questa è la chiave per un’educazione “di successo” (dove per successo intendo essenzialmente la realizzazione di se stessi)

In conclusione, abbiamo fra le mani un bene prezioso da poter dispensare ai nostri figli, la voglia di sapere e di conoscere, che permetterà di arricchire la loro vita di una miriade di informazioni che li appassioneranno a loro volta a voler sapere sempre di più.

4 commenti:

valentina ha detto...

Ciao, grazie della visita! vedo che questo discorso sull'educazione "consapevole" è molto diffuso in questo periodo...mi sa che anche noi opteremo per la scuola pubblica sia per un fattore economico sia perchè non sei la prima a raccontarmi di episodi del genere con insegnanti un po' troppo estremiste....sembra quasi che sul web, sui libri le scuole steineriane siano una cosa interessantissima, bellissima e adatta ai nostri bambinoi poi bisogna vedere la realtà dei fatti e conoscere da vicino gli insegnanti...concordo appieno con te con il concetti di home schooling part time...il mio tommy ha solo 1 anno e non va ancora all'asilo...ma il mio pensiero era proprio quello che hai espresso tu nel tuo post...accompagnarlo nel resto della giornata dopo la scuola seguendo i suoi interessi e le sue domande...
un abbraccio!

simplymamma ha detto...

anche io vengo a ringraziarti della tua visita e del tuo bel commento sul mio blog. scopro che il tuo blog è molto interessante. sono d'accordo con te su alcuni metodi, si stainer sto leggendo alcuni testi e alla fine resto per la scuola pubblica, con tutti i danni che può fare. io sono insegnante di musica di scuola media e vedere la scuola da dentro ti fa capire che poi così male e così omologante non è. il problema spesso siamo noi genitori quando li piazziamo davanti al tv o al pc per ore ed ore. io ho una bimba di 2 anni e mezzo e sono convinta che l'home schooling part time è la soluzione migliore.

Anonimo ha detto...

Molto interessante questo post, parli di homeschooling e si apre un mondo: credo di essere a favore di certe idee e praticarle senza conoscerne i termini.
Grazie per le tue impressioni.

miss suisse ha detto...

Molto interessante questo post, mio figlio è ancora piccolo, ma già scegliere il nido è una scelta impegnativa, figurarsi per la scuola. mi leggerò i link da te suggeriti...