Premetto che io faccio una distinzione fra educazione e istruzione.
Secondo me l'educazione viene data dalla famiglia, nel senso di regole di comportamente, doveri e modi di comportarsi.
La scuola deve dare un'istruzione, nel senso che deve insegnare le nozioni fondamentali per i nostri figli.
Chiaramente, le due cose devono essere supportate nei due sensi, anche a scuola si daranno nozioni d'educazione e anche in famiglia si lavorerà per la loro istruzione.
Gli insegnanti con molti ragazzi a disposizione e un programma da seguire, possono dare ai nostri figli solo un infarinatura di base nei diversi ambiti.
Starà poi a noi arricchire le conoscenze dei nostri figli.
Innanzitutto rispondendo alle loro domande.
Due esempi :
1. durante il festival di San Remo hanno cantato la canzone dedicata a Sacco e Vanzetti, loro non la capivano, abbiamo cominciato a raccontare cos'era successo e siamo finiti a parlare dell'immigrazioni italiana in America. Erano entrambe molto colpite e mi auguro di poter tornare sull'argomento nei prossimi giorni.
2. In Svizzera si celebrano in questi giorni i 40 anni di voto alle donne, mia figlia ha chiesto: "e prima?" le abbiamo detto che qui prima le donne non ne avevano diritto. Ieri mi dice : "lo sai che in Italia le donne potevano votare dal 1946 ? Ben 25 anni prima che in Svizzera!"
Quando andiamo in vacanza possiamo proporre loro di informarsi, via internet o tramite le guide, cosa c'é da vedere, dove siamo, con chi confina la nazione che stiamo visitando, proponendogli un diario di bordo da tenere.
Tutte e due le mie figlie hanno un raccoglitore ad anelli con fogli e buste di plastica, che usano solo in occasione di viaggi o visite.
Prima del viaggio si documentano e fanno una sorta di scaletta su quello che vogliono visitare.
Durante il viaggio prendono appunti, raccolgono biglietti, scattano foto, fanno schizzi e disegni.
Dopo il viaggio preparano una dispensa riscrivendo meglio quello che hanno visto, confrontando le cose scritte, attaccando le fotografie e i vari biglietti (del treno, delle entrate, ecc.)
Tutte e due mi preparano "un articolo" da inserire nel mio diario di bordo.
Non sono assolutamente obbligate a tenere questo loro diario, gliel'ho proposto una volta e da allora é diventata una piacevole abitudine.
Possiamo inoltre dare un contributo alla loro istruzione dando stimoli, visitando musei, commentando film visti, leggendo articoli che potrebbero essere interessanti per loro, andando a concerti.
Penso, o almeno me lo auguro che questi bagni di cultura facciano nascere in loro la voglia di saperne sempre di più.
Penso, o almeno me lo auguro che questi bagni di cultura facciano nascere in loro la voglia di saperne sempre di più.
Termino questo lunghissimo post con una poesia che amo molto di Gianni Rodari :
C'è una scuola grande come il mondo.
Ci insegnano maestri e professori,
avvocati, muratori,
televisori, giornali,
cartelli stradali,
il sole, i temporali, le stelle.
Ci sono lezioni facili
e lezioni difficili,
brutte, belle e così così...
Si impara a parlare, a giocare,
a dormire, a svegliarsi,
a voler bene e perfino
ad arrabbiarsi.
Ci sono esami tutti i momenti,
ma non ci sono ripetenti:
nessuno puo' fermarsi a dieci anni,
a quindici, a venti,
e riposare un pochino.
Di imparare non si finisce mai,
e quel che non si sa
è sempre più importante
di quel che si sa già.
Questa scuola è il mondo intero
quanto è grosso:
apri gli occhi e anche tu sarai promosso!
Ci insegnano maestri e professori,
avvocati, muratori,
televisori, giornali,
cartelli stradali,
il sole, i temporali, le stelle.
Ci sono lezioni facili
e lezioni difficili,
brutte, belle e così così...
Si impara a parlare, a giocare,
a dormire, a svegliarsi,
a voler bene e perfino
ad arrabbiarsi.
Ci sono esami tutti i momenti,
ma non ci sono ripetenti:
nessuno puo' fermarsi a dieci anni,
a quindici, a venti,
e riposare un pochino.
Di imparare non si finisce mai,
e quel che non si sa
è sempre più importante
di quel che si sa già.
Questa scuola è il mondo intero
quanto è grosso:
apri gli occhi e anche tu sarai promosso!