giovedì 24 febbraio 2011

Educazione e Istruzione

Premetto che io faccio una distinzione fra educazione e istruzione.
Secondo me l'educazione viene data dalla famiglia, nel senso di regole di comportamente, doveri e modi di comportarsi.
La scuola deve dare un'istruzione, nel senso che deve insegnare le nozioni fondamentali per i nostri figli.
Chiaramente, le due cose devono essere supportate nei due sensi, anche a scuola si daranno nozioni d'educazione e anche in famiglia si lavorerà per la loro istruzione.
Gli insegnanti con molti ragazzi a disposizione e un programma da seguire, possono dare ai nostri figli solo un infarinatura di base nei diversi ambiti.

Starà poi a noi arricchire le conoscenze dei nostri figli.
Innanzitutto rispondendo alle loro domande.
Due esempi : 
1. durante il festival di San Remo hanno cantato la canzone dedicata a Sacco e Vanzetti, loro non la capivano, abbiamo cominciato a raccontare cos'era successo e siamo finiti a parlare dell'immigrazioni italiana in America. Erano entrambe molto colpite e mi auguro di poter tornare sull'argomento nei prossimi giorni.
2. In Svizzera si celebrano in questi giorni i 40 anni di voto alle donne, mia figlia ha chiesto: "e prima?"  le abbiamo detto che qui prima le donne non ne avevano diritto. Ieri mi dice : "lo sai che in Italia le donne potevano votare dal 1946 ? Ben 25 anni prima che in Svizzera!"

Quando andiamo in vacanza possiamo proporre loro di informarsi, via internet o tramite le guide, cosa c'é da vedere, dove siamo, con chi confina la nazione che stiamo visitando, proponendogli un diario di bordo da tenere.

Tutte e due le mie figlie hanno un raccoglitore ad anelli con fogli e buste di plastica, che usano solo in occasione di viaggi o visite.
Prima del  viaggio si documentano e fanno una sorta di scaletta su quello che vogliono visitare.
Durante il viaggio prendono appunti, raccolgono biglietti, scattano foto, fanno schizzi e disegni.
Dopo il viaggio preparano una dispensa riscrivendo meglio quello che hanno visto, confrontando le cose scritte, attaccando le fotografie e i vari biglietti (del treno, delle entrate, ecc.)
Tutte e due mi preparano "un articolo" da inserire nel mio diario di bordo.
Non sono assolutamente obbligate a tenere questo loro diario, gliel'ho proposto una volta e da allora é diventata una piacevole abitudine.

Possiamo inoltre dare un contributo alla loro istruzione dando stimoli, visitando musei, commentando film visti, leggendo articoli che potrebbero essere interessanti per loro, andando a concerti.
Penso, o almeno me lo auguro che questi bagni di cultura facciano nascere in loro  la voglia di saperne sempre di più.

Termino questo lunghissimo post con una poesia che amo molto di Gianni Rodari :

C'è una scuola grande come il mondo.
Ci insegnano maestri e professori,
avvocati, muratori,
televisori, giornali,
cartelli stradali,
il sole, i temporali, le stelle.
Ci sono lezioni facili
e lezioni difficili,
brutte, belle e così così...
Si impara a parlare, a giocare,
a dormire, a svegliarsi,
a voler bene e perfino
ad arrabbiarsi.

Ci sono esami tutti i momenti,
ma non ci sono ripetenti:
nessuno puo' fermarsi a dieci anni,
a quindici, a venti,
e riposare un pochino.
Di imparare non si finisce mai,
e quel che non si sa
è sempre più importante
di quel che si sa già.

Questa scuola è il mondo intero
quanto è grosso:
apri gli occhi e anche tu sarai promosso!

martedì 22 febbraio 2011

Amici 1 - Non toccare il clan

Siamo a cena un sabato sera in compagnia di una quindicina fra amici e conoscenti.
Bella tavolata, cena ottima, ristorante molto accogliente, qualche bicchiere di un vino non eccezionale ma buono.
La ragazza alla mia destra, ride e scherza, racconta di questo allocco non troppo sveglio che "le sta dietro".
Lei é una ragazza carina, ma non speciale, sui 25, sportiva, ha lasciato da 6 mesi un ragazzo con il quale stava da qualche anno.
Comincia a raccontare di questo ragazzo, molto sportivo e carino che le fa la corte.
Fin dall'inizio si capisce che lo prende in giro, racconta di come lui sia preso, di come si dia da fare per organizzare ogni volta qualcosa di speciale per lei, del fatto che le manda messaggini teneri ogni giorno, ma sempre ridendo di lui, dicendo "questo qui me lo rigiro come voglio".
Racconta che esce con lui per passare il tempo, visto che il ragazzo che le piace veramente sta facendo il militare e quindi lo vede raramente.
Fa persino girare il cellulare facendo leggere i messaggi che lui le invia, le due o tre ragazze dalla nostra parte di tavolo sghignazzano alimentando i racconti, anche se non ce ne sarebbe bisogno.
Il cellulare arriva a me e io declino, lei insiste, getto un'occhiata e vedo il numero.
Non mi piace sparlare delle persone, soprattutto se non sono presenti per difendersi, detesto chi si prende gioco dei sentimenti altrui, ma quando vedo il numero, lo riconosco e capisco che é di uno del mio clan (vedi post precedente), non riesco a trattenermi, scusate, sarà l'atavico istinto di protezione della specie, ma che questa sciacquetta sia qui a deridere qualcuno cotto di lei mi da già fastidio, ma che quel qualcuno sia uno a cui voglio bene mi da ancora più fastidio.
La lascio sparlare ancora un po' e poi butto li : " non pensavo che a mio cugino piacessero le ragazze del tuo tipo, visto quelle che di solito frequenta".
Le altre ragazze smettono all'istante di ridacchiare, forse capiscono che non é una bella cosa, lei imperterrita mi dice : "ma va! é tuo cugino? ma lo sai che é proprio un ingenuo? é da qualche mese che mi sta dietro, io ne approffitto, visto che mi porta in bei posti e lui non si rende conto di niente".
Ecco appunto, a parte che se continui a uscirci probabilmente penserà che fra di voi ci sia qualcosa, ma a questo punto una sana di mente avrebbe chiesto scusa e avrebbe chiuso il discorso.

La mattina dopo stiamo facendo colazione, arriva mio cugino, prende il caffé, cominciamo a chiacchierare, mentre sbarazzo le tazze mi segue in cucina e mi dice che esce da un po' con una ragazza, che si trova bene con lei.
Vorrebbe sapere se la cugina della ragazza in questione (mia grande amica) mi ha magari riferito qualcosa, se magari gli ha accennato di lui.
A questo punto non so bene cosa fare, non penso che se gli dico la verità si vada a suicidare, ma non voglio raccontare nemmeno della serata precedente, penso comunque che abbia il diritto di non farsi prendere in giro.
Così molto vigliaccamente racconto solo la parte dove lei diceva di uscire con un ragazzo che sta facendo il militare.
Ieri ho incontrato nei boschi mio cugino con una ragazza che frequentava prima di questa.
"Questa" la incontro spesso ma non mi saluta nemmeno più.
Nonostante questo io riesco a vivere lo stesso

venerdì 18 febbraio 2011

L'amore per l'apprendimento

Seguo sempre con interesse i post di Mens Sana, in particolar modo ho deciso di partecipare a questa sorta di "compito a casa" che ci ha assegnato con questo post.

Ho sempre avuto un ottimo rapporto con la scuola, mi piaceva andarci e ancora oggi mi piace seguire corsi e tenermi aggiornata.
Quello che la scuola mi ha insegnato sono le nozioni base, che anno dopo anno si sono evolute.
Parecchie delle cose che ho appreso mi servono nella vita quoditiana, considerando il mio lavoro penso che la più importante sia la matematica.
Ho cominciato le elementari sapendo già leggere e scrivere, in famiglia si parlavano tre lingue, e a scuola ho migliorato queste conoscenze.
Per le altre materie (geografia, storia, scienze, ecc. ) ho ricevuto buone nozioni di base, che ho ampliato leggendo e documentandomi.

Quando andavo a scuola io, ognuno aveva i suoi doveri all'interno della famiglia :
mio padre lavorava e ci manteneva
mia madre si occupava di noi
noi ragazzi andavamo a scuola e aiutavamo in casa

Per quanto riguardava i compiti e lo studiare abbiamo sempre dovuto arrangiarci da soli, non nel senso che eravamo lasciati a noi stessi, ma nel senso che ci si doveva gestire, se non capivamo qualcosa venivamo aiutati.
Finita la scuola merenda, poi compiti e poi potevamo giocare fino all'ora di cena.
Ma era una cosa logica, la regola era questa e così facevamo.

Per questo fatico molto con le mie figlie, mi dicono magari che non hanno compiti e poi le becco nelle loro camere alle 22.00 che in tutta fretta, e male, finiscono un compito o studiano per una verifica che solo all'ultimo, a sentire loro, si sono ricordati di avere.
I risultati rispecchiano questo modo di affrontare la cosa.
Per questo mi ritrovo a fare il poliziotto cattivo, a chiedere alle mamme dei compagni per le verfiche e a minacciare castighi.
Non riesco a far passar loro il messaggio che hanno la chiave del loro futuro nelle loro mani.
Non sto dicendo che vorrei due secchione, questo no, ma vorrei che capissero che la scuola é importante, che stanno immagazinando le basi che permetteranno loro di poter fare delle scelte e non di doverle subire.

Tutto questo é riferito solo alla scuola, perché poi sono avide di notizie e di voglia di sapere, a casa sono impegnatissime, e qualsiasi argomenti viene loro proposto é un occasione per creare dei Lapbook veramente ricchi di nozioni e particolari.

A onor del vero la grande non ha mai avuto grosse difficoltà, e da quando ha terminato le medie é migliorata molto, frequenta un istituto artistico e l'80% delle materie ha a che vedere con la professione scelta, quindi la passione esce e le note migliorano.

Mentre con la piccola cerco di aggirare l'ostacolo proponendole argomenti inerenti al suo programma scolastico, trattando gli argomenti da un punto di vista più ludico, più colorato e più attivo.
Guardiamo film e cartoni animati nelle lingue che sta imparando, facciamo cruciverba, giochiamo con le carte tematiche, facciamo giochetti matematici.
Abbiamo un cartellone appeso con le parole nuove imparate, che man mano che vengono assimilate verranno archiviate per lasciare il posto a nuove parole.
Mi auguro che tutto questo possa esserle d'aiuto, che lo prenda come un giocoe che non lo viva come un peso.

martedì 15 febbraio 2011

Dopo S. Valentino

Questo post é per te, che non leggi questo blog, almeno penso anche se ieri era nella cronologia del portatile, con il quale non scrivo quasi mai visto che ce lo dobbiamo contendere.
Questo é il ventiduesimo S. Valentino che passiamo assieme, mi ricordo bene il primo, me ne ricordo altri sparsi a caso.
A causa del tuo lavoro ho sempre organizzato una cenetta per noi quando tornavi, anche se era tardissimo e anche se ogni volta abbiamo festeggiato in tre, come ci pesa la mancanza ora di questo terzo incomodo, che tanto incomodo non era, anzi, pesa molto anche se ora siamo in quattro.

Tutti e due non sentiamo l'obbligo dei regali, ma anche non ci dispiace farci un pensierino, anche se il mio regalo preferito é una lettera squinternata che mi hai consegnato una decina di anni fa una sera durante un corso di perfezionamento, la conservo ancora e ancora mi fa ridere.

Abbiamo avuto anni facili e altri un po' meno, mi sei stato vicino in questi ultimi anni, densi di lutti anche se le cose fra noi scricchiolavano, perché sei un uomo di parola, mi hai dato la tua e la mantieni.

Il mese di giugno dell'anno scorso é stato il peggiore e il migliore in assoluto.
La new entry nella nostra coppia é stata un terremoto, che  ha scosso le fondamenta del nostro stare assieme, che ci ha fatto prendere del tempo per riflettere, complice il fatto che le ragazze erano via per l'estate.
Abbiamo litigato, abbiamo urlato (soprattutto io), ma forse per la prima volta in tanti anni assieme abbiamo finalmente parlato, tirando fuori tutte quelle piccole cose che ci davano fastidio, che creavano musi e malumori.
Lei é una persona speciale, lo riconosco e le devo molto, devo a lei se il nostro matrimonio continua, devo a lei questa nostra nuova e migliorata complicità, devo a lei il fatto che ho scoperto di amarti meglio di come ti amavo prima.
A volte riesce ancora a farmi arrabbiare, urlare e tenere il muso, ma lo so che lei é solo una cara amica con la quale ti piace chiacchierare, sono fortunata, avresti potuto incontrare qualcuna non innamorata del suo compagno e che non si sarebbe fatta scrupoli a infilarsi in mezzo a noi, cosa non difficile visto che le crepe erano parecchie.

Per tutto questo grazie del messaggio nel tuo stile che mi hai mandato ieri, ancora più importante per me ora che abbiamo scelto volontariamente di ri-stare assieme.
Ti amo

giovedì 10 febbraio 2011

Il contorno di casa Owens


La nostra famiglia, come moltissime immagino, non si restringe al solo nucleo famigliare composto da noi 4, no no, ci sono molte più persone che orbitano attorno, tutti comunque parenti.
Lo ammetto questo fatto é solo colpa mia.
In effetti quando siamo a pranzo dai genitori di Mr. Owens, se vengono tutti i parenti siamo in 9 !
Ecco, invece quando siamo a cena a casa dei miei genitori siamo in 9 se manca qualcuno.
Mio padre ha 5 fratelli, mentre mia madre ne ha 8, la famiglia di mio padre non si riunisce mai, ma questo merita un post tutto suo, mentre la famiglia di mia madre si riunisce spessissimo, e anche questo merita un post tutto suo, questo appunto.
Il comitato stretto della famiglia di mia madre, che io chiamo clan,  si compone di una quarantina di persone, il nucleo allargato arriva fino a sessanta.
Per nucleo stretto del clan intendo mia mamma e i suoi fratelli con i rispettivi consorti che alla stima attuale fa circa 16, noi cugini con consorti circa 15, i nostri figli che da ultimo censimento sono 11 si arriva alla bella somma di 42 !!!
Trovano posto nel nucleo allargato gli amici che si sono aggregati strada facendo, i fidanzatini dei nostri figli che cambiano di festa in festa, qualche ex delle mie cugine che si é affezionato alla famiglia.
Capirete che in questo zoo umano ci sia sempre qualche cosa da festeggiare del tipo nascite, battesimi, comunioni, cresime, matrimoni.
Festeggiamo tutti assieme i compleanni tondi (10, 20, ...) e spesso anche quelli non tondi.
Non festeggiamo, ma ci troviamo lo stesso tutti assieme, per i funerali, cenando assieme e dandoci conforto.

Per un gruppo così numeroso ci sono diverse partenze per vari motivi o per altre storie d'amore e qui entra in frenetica attività quella che io chiamo la cellula anticrisi, ossia mia madre e le sorelle e le cognate che si danno da fare e passano ore al telefono per cercare di risolvere la situazione e risollevare  il morale al malcapitato di turno, che nella stragrande maggioranza dei casi farebbe volentieri a meno dei vari inviti a cena, finalmente single e deve sciropparsi tediose serate casalinghe quando preferirebbe scegliere fra le due alternative seguenti:

1. restare nella quiete della propria casa a leccarsi le ferite
2. ributtarsi finalmente nella mischia dopo una storia trascinata

entrambe le alternative spesso sono più allettanti della cellula anticrisi.

Quello che invece i malcapitati non rifiutano mai, ma ci marciano per anni, sono gli aiuti domestici da parte delle zie, trattamento riservato esclusivamente ai maschi abbandonati della mia famiglia, evidentemente non ancora al passo con i tempi sulla parità di diritti e sull'emancipazione.
Alcuni di loro continuano imperterriti a dichiararsi single, nonostante abbiano da tempo una compagna, come dargli torto?

giovedì 3 febbraio 2011

Il nome del blog


Il blog prende il nome dal film "Amori & Incantesimi", uno dei miei film preferiti in assoluto.
Il primo motivo per cui ho scelto questo film é perché vivendo con due adolescenti l'unica cosa che voglio in regalo veramente é una bacchetta magica!
Ci vuole una forte dose d'amore per non rispondere alle rispostacce, a non tenere il muso, a sorridere lo stesso nonostante gli sbuffi, ....
Ci vuole un'approfondita conoscenza degli incantesimi per saper dosare tutti gli ingredienti che ci vogliono per mantenere la pace, non fare preferenze (che poi noi pensiamo di non farne e loro invece sono sicure di si!), per riuscire ad arrivare a sera  facendo tutto quello che dobbiamo fare, per quello che invece ci piacerebbe fare, ho proprio bisogno della bacchetta magica.

Il secondo motivo, che é comunque quello principale, é che le mie figlie sono identiche alle protagoniste di questo film, che tra l'altro sono anche le loro attrici preferite.
Non fraintendetemi, non é che siano identiche alla Bullock e alla Kidman, che per quanto possano sembrare belle a me che sono la loro mamma, assomigliano alle attrici in questione solo per i "colori", mentre caratterialmente assomigliano quasi in pieno ai due personaggi del film.
Nelle mie cronache le chiamerò come il rispettivo personaggio alla quale secondo me assomigliano.
Non vorrete mica che le chiamo con il loro vero nome che per carità, già la maggiore si offende se mentre sono al telefono con qualcuno capta il suo nome, ad es. devo accompagnare ... dal dentista !, fidatevi, se vi dicessi i nomi non potrei più essere spietatamente onesta e allora che potrei scrivere, dovrei inventare, ma trovo che a volte le nostre vite, così tutte uguali sono già abbastanza ricche di cose da raccontare.

mercoledì 2 febbraio 2011

Prefazione

Di solito i primi post cominciano con una presentazione, chi sono, cosa faccio, perché voglio tediarvi con i fatti miei, etc.
Ma mi sa tanto di presentazione alla prima serata degli alcolisti anonimi,
penso che preferisco raccontarmi di volta in volta o per meglio dire di post in post.

Ho un blog serio e rispettabile in cui scrivo e parlo del mio lavoro, questo blog invece avrà uno stile meno serio, ma mi auguro altrettanto rispettabile.

Collaboro con alcuni blog, sempre inerenti il mio lavoro, ma per svagarmi vado a ficcanasare in tutta una serie di blog molto diversi fra di loro sia sui contenuti che sulle idee.
Ce ne sono che mi fanno riflettere, ce ne sono che mi fanno ridere, ce ne sono che mi ispirano e ce ne sono parecchi che mi rispecchiano.
Ne visito parecchi che parlano di mamme, mamme casalinghe e mamme che lavorano, mamme con un figlio unico e mamme bis-tris-..., mamme tutte diverse fra di loro ma che hanno tutte in comune l'amore per i propri figli.

La maggior parte di queste mamme é comunque alle prese con figli piccoli, in età da scuola elementare, o anche più piccoli, io ho due figlie adolescenti, e fra i blog che seguo non ne ho trovati molti, mi piacerebbe aggiungere anche la mia testimonianza, sperando di non spaventarvi troppo.
Se anche voi avete un blog e figli adolescenti, lasciatemi un commento, sarò ben felice di venire a leggere i vostri post e a lasciarmi risollevare il morale.

Metterò solo dei riferimenti vaghi sulla nostra provenienza e su chi siamo, non per nascondermi, anzi, per sentirmi più libera di sparlare di noi ...

Per il momento credo di avervi già annoiato a sufficenza, per il resto al prossimo capitolo