lunedì 27 giugno 2011

Clutter e declutter

Come spesso mi capita leggo un post e voglio lasciare un commento, poi mentre scrivo il commento mi accorgo che sto andando per le lunghe, allora decido di farci un post tutto mio.
Sul blog di Ifigenia si parla di risparmiare tempo, più che altro inteso come : " a fare le cose bene ci si mette meno".
Già nel post se ne parla, ma nei commenti si va sempre di più sull'argomento disordine domestico.
Argomento che va a toccare le mie parti più sensibili.

Sono un'accumulatrice di cose inutili, o meglio non é che accumulo racimolando di tutto, ma non riesco a buttare via niente, cosa di sicuro ereditata da mia mamma, da mia nonna e dalla mia bisnonna, una triade di raccoglitrici...
Odio le case asettiche, credo che una casa sia viva se si vede che ci vive qualcuno, ma come ha detto Ify, un conto é il disordine, un conto é vivere in una discarica.
Come si arrivas a vivere in una discarica? semplice si aggiunge sempre e non si butta mai niente.
E da qui in poi é tutta una catena, non te ne accorgi nemmeno che c'é sempre meno spazio, che c'é sempre più spazzatura, fino a quando un giorno apri gli occhi e quello che vedi ti lascia profondamente disgustata.
A me é successo recentemente, sono stufa di pile di cose che cadono, di cercare sempre una bolletta per pagarla, di inciampare nelle cose, di vedere tutti gli accumuli di roba, di avere le sedie ingombre, il guardaroba pieno di giacche e sciarpe anche in estate.
Anche perché é una cosa altamente contagiosa, gli altri membri della famiglia si comportano di conseguenza.
Vicino all'entrata di casa nostra c'é un divano che non usiamo, non perché non lo vogliamo usare, ma perché é inservibile dalla marea di cose che ci mettiamo su, i caschi, le borse, le giacche, la sacca del nuoto, libri, ecc.
Pensate che bella prima vista si ritrova chi entra in casa nostra, anche se il resto della casa presenta più o meno così.
Per carità non é sporco, ma certo che da pulire é veramente faticoso.
In effetti vivere così é faticoso mentalmente e fisicamente, per mettere in ordine una sacca da palestra ci vogliono 3 minuti : la roba da lavare nella cesta da lavare, la borsa nell'armadio dove teniamo borse zaini & co (al cui interno ci sono solo quelle 3-4 borse che non piacciono a nessuno e che abbiamo vinto a una tombola).

Concordo in pieno che a fare le cose bene ci si mette meno, se si continua a procrastinare le cose, diventeranno talmente tante da fare che rimanderemo all'infinito.


Vivere così comunque é molto faticoso anche materialmente, a volte si ricevono dei richiami sulle bollette e ogni volta c'é una sovrattassa, i libri e i dvd da riconsegnare non si trovano mai, spesso si fa prima a ricomprare una cosa che a cercarla.

Per contro il mio luogo di lavoro é perfettamente organizzato, di un ordine direi quais maniacale, mi accorgo subito se qualcuno é entrato nel mio ufficio.
Un mesetto fa, ho finalmente aperto gli occhi anche a casa, un pomeriggio sono tornata e ho VISTO veramente, non so perché prima tutto questo non mi dava così fastidio e adesso si, so soltanto che non posso e non voglio più continuare così.
Rimediare a tutto questo non é facile, ma ce la voglio fare, sto tenendo il conto dei sacchi che ho fatto in questo mese : sacchi dei rifiuti, sacchi della carta buttata (maree di riviste lette a metà), sacchi di libri regalati alla biblioteca comunale, sacchi di vestiti e scarpe che non vanno più a nessuno.
Sono arrivata ad un buon numero di sacchi, io che so com'era prima comincio a notare uno spiraglio di luce, ma é solo la punta dell'iceberg, di lavoro da fare ce n'é moltissimo, certo che passando fuori gran parte della giornata non é facile.
Ma la cosa più difficile é far passare il messaggio anche a chi condivide questo disordine, di sicuro non possono aspettarsi che sia io a risolvere il tutto e ci devono mettere del loro, cosa certamente più faticosa che "mollare li" le cose dove capitano.
La mia figlia piccola ha capito, la grande sta capendo e qualcun'altro come al solito nicchia, ma capirà presto (tranquilli, non é una minaccia).
Da parte mia tengo duro.

All'inizio ho letto qualche libro e qualche blog su come rimediare al disordine, tutti utilissimi e con ottimi trucchetti, molti dei quali ho fatto miei.
Però ho capito che principalmente lo devo affrontare un po' alla volta, buttare senza pietà, mantenere in ordine quello che si é già riordinato.
Penso che ne avevo già parlato in precedenza, ma sto seguendo un metodo che applica delle routine giornaliere che con me funziona bene.
Se qualcuno ne fosse interessato ne farò un post.

Adesso che ci penso, la molla che ha fatto scattare in me la voglia di vivere in una casa più ordinata é stato un post su un blog nel quale si parlava del programama "How clean is your House?" , programma che seguo come stimolo a darmi da fare !!!
La mia non assomiglia per niente a queste in quanto a pulizia, e anche in quanto a disordine sono abbastanza lontana, ma voi pensate che anche qui da noi ci siano case come quelle del programma ?
vi lascio un sondaggio nella parte laterale del blog, andate a votare, grazie.

venerdì 24 giugno 2011

le blog amiche

Gironzolo nella blogsfera da 4 anni, e posso dire di aver visto diversi tipi di comportamento, ho conosciuto virtualmente persone con le quali mi trovo meglio che con gli amici reali, alcuni li ho in seguito conosciuti anche personalmente, in alcuni casi é nata una bella amicizia, in altri il conoscerci di persona non ha fatto schioccare la scintilla dell'amicizia.
Ho (avevo) un altro blog, che aggiornavo, curavo e coltivavo, poi a causa di interessi vari sono entrata in un giro di blogger con gli stessi hobby.
Mi si é aperto il mondo, ho cominciato a coltivare parecchie amicizie e a partecipare a parecchi iniziative, quali scambi-regali-premi, ecc.
A tirare le fila di tutto questo era una guru, vulcanica, sempre proponitiva e che organizzava di tutto e di più.
Ho detto una guru, perché alla fine mi sembrava di essere entrata in una setta, con i suoi codici segreti, con il suo tramare alle spalle e il suo estromettere o accettare membri.
Creava e crea ancora oggi da quel che so, blog per gruppi di amici, nel quale lei é l'amministratrice e lei decide chi può farne parte, chi non può e chi deve essere buttato fuori.
All'inizio non ti accorgi di questo subdolo modo di fare, poi ti arrivano in posta privata lettere da parte sua che parlano male di questa o quella, dicendoti di non mandarle niente perché non rispetta i termini, o di non mandarle niente perché invia "ciofecate" acquistate e non fatte di lei.
Però a volte tu questa persona la conosci, sai che i lavori che fa li fa lei, e soprattutto sai che invia sempre, e comincia a farti delle domande e a parlare con la persona in questione.
Quando cominci a rispondere alla guru per difendere la malcapitata di turno, ti trovi a tua volta sul rogo, parecchie altre blogger, amiche vere cominciano a farti leggere le mail contro di te, dove dice di te quello che diceva delle altre prima.
Spesso hai problemi, perché se cerchi di difenderti passa alla guerra pesante, segnalando continuamente il tuo blog come spam, indesiderato, con contenuti non adatti e dicendo al resto della cricca di non scriverti ne commentare perché il tuo blog e la tua mail contengono virus.
Io fortunatmente ne sono uscita, così come parecchie altre ex adepte di questa setta del lavoro a maglia, con quasi tutte é nata una bella amicizia su FB, posto nel quale la guru e le sue figlie continuano a chiedermi l'amicizia ......
Il blog, nel quale avevo messo la faccia, e non solo la mia é li, in attesa che mi torni la voglia di rimettermi in gioco, stando attenta a non farmi adescare di nuovo, ah ah ah .
Per ora mi godo in pieno questo blog, nel quale posso essere me stessa, e raccontare tutto quello che voglio.
Sono diventata selettiva, se un blog non mi piace, lo tolgo dall'elenco dei preferiti, d'altra parte non si può piacere a tutti come dico sempre.


Questo sfogo, o ammissione, é nato perché nei giorni scorsi ho letto una bella notizia su un blog amico, sono entrata nei commenti, come altri 100 prima di me, per lasciare i miei auguri per la lieta novella.
Come sempre,  se ho tempo leggo quello che hanno scritto prima di me, un po' per curiosità e un po' per non scrivere qualcosa che hanno già scritto, difficile comunque nel caso degli auguri.
Quello che mi ha colpito é stato un commento del tipo "sono contenta per te, ma avrebbe dovuto succedere a me" e aggiunge un paio di righe sul pesantino, a mio modesto parere.
Qui vorrei dire, che se una notizia non ti interessa, non ti fa piacere, o adirittura ti da proprio fastidio non la commenti, trovo che sia buona educazione, come dico sempre alle mie figlie . "piuttosto che dire una cosa che può offendere stai in silenzio", non nel senso di non dire quello che si pensa, ma di pensarci prima di dire qualcosa che potrebbe fare del male.
Mi capita spesso su altri blog di assistere a scambi fra persone che non la pensano nello stesso modo, per carità ognuno ha le sue opinioni e trovo molto stimolante questo confrontarsi con le idee altrui, ma ci sono post che richiedono solo delle felicitazioni.
Non voglio giudicare la persona che ha scritto, non la conosco, oltrettutto la titolare del post mi sembra che non abbia detto niente  in merito, volevo solo dire che io non l'avrei fatto.
Al massimo avrei scritto un post sul mio blog per parlare della crudeltà della buona o cattiva sorte.

E voi cosa pensate?
Bisogna sempre dire quello che si pensa sui blog e nella vita reale?

martedì 21 giugno 2011

OggiAmo

Con un po' di ritardo come sempre partecipo all'iniziativa di Nina, e mi sembra giusto partire oggi che é il primo giorno d'estate :

  • amo mangiare in giardino sotto al ciliegio
  • amo stendere i panni al sole
  • amo nuotare, in piscina, al lago e nel fiume
  • amo le grigliate con gli amici
  • amo i gelati
  • amo l'odore della pioggia sull'asfalto caldo
  • amo il raduno delle Harley Davidson
  • amo i concerti in piazza Riforma
  • amo la festa etnica alla Rotonda
  • amo i pranzi a base di frutta e le cene a base di insalatone
  • amo la frutta direttamente dalle piante
  • amo la mia adorata anguria che mangerei da febbraio a novembre
  • amo gli aperitivi "glam" sulla terrazza dell'Alpino
  • amo non essere ricoperta di strati e strati di vestiti
  • amo uscire di casa presto al mattino e non dover svegliare le mie figlie
  • amo arrivare al lavoro senza colonne nel traffico
  • amo le passeggiate nei laghetti alpini
  • amo la nostra casa in montagna
  • amo il caldo di giorno che mi scalda la pelle
  • amo il fresco della notte
  • amo le finestre spalancate
  • amo i temporali
  • amo quando il lago diventa verde e "chiama" acqua (come nella foto)
  • amo il fatto di non accendere mai la televisione
  • amo incontrare gli animali del bosco quando si gira in macchina di sera
  • amo il profumo della mia pelle
  • amo i giochi con la canna dell'acqua con i miei cugini spruzzandoci come bambini anche se abbiamo dai 30 ai 40 anni
  • amo i pic niq
  • amo vedere le mie figlie e tutti i nipoti che da eleganti adolescenti si trasformano in ragazzini allo stato brado, che passano le giornate nei boschi, ritornano sudici come maialini e si tuffano nella fontana (gelata) per lavarsi
  • amo le tradizioni : i fuochi d'artificio, il falò del 1° agosto e le stelle cadenti di San Lorenzo
  • amo vedere i campi di grano, di girasole e di colza
  • amo il profumo dell'erba appena tagliata
  • amo bere la mia tisana della buonanotte in giardino con lucciole e grilli come contorno
  • amo il colore che prende la mia pelle anche se non sto al sole
  • amo la vista dell'orto nel pieno del suo splendore
  • amo la mia città piena di una babele di lingue diverse
  • amo le faccie felici dei turisti che mi fanno riscoprire i bellissimi posti in cui vivo
  • amo le giornate che durano sempre di più, con ancora la luce alle dieci di sera
  • amo tutti i nostri compleanni che sono fra luglio e agosto
  • amo passare il mese di luglio facendo solo la moglie (visto che le mie figlie sono assenti tutto il mese) anche se mi sento un po' in colpa
Grazie Nina per aver lanciato questa iniziativa che leggerò nei momenti di pioggia, ne abbiamo avuta per un mese e ne avremo ancora da domani.

    lunedì 20 giugno 2011

    Amici 5 - Festa per soli uomini

    Venerdì ho finito prima di lavorare e ho fatto un salto all'Ikea, arrivo a casa carica di pacchi pacconi e pacchetti, e Mr. Owens tutto giulivo mi dice: "sono invitato ad un compleanno questa sera"!
    Ussignur ho pensato io, sabato sera avevamo organizzato una cena fra amici per festeggaire ben 3 compleanni e domenica eravamo invitati al pranzo di compleanno di un mio cugino.
    "Da chi devi andare?"
    "devo trovarmi alle 19.00 a casa di E."
    "E?!? ma se festeggiamo anche il suo compleanno domani sera con gli altri?"
    "lo so, ma mi ha telefonato B. e mi ha detto che N. (la compagna di E. n.d.A.) ha organizzato una festicciola per i suoi amici maschi"
    "ma quando ci siamo visti mercoledì sera abbiamo parlato di questa cena e lei ha detto va bene"
    "e io che ne so, non ho mica organizzato io"......
    e comincia a prepararsi con lo stesso entusiasmo con cui le mie figlie adolescenti si stanno preparando per andare una alla festa per l'ultimo giorno di scuola e l'altra al cinema in compagnia.
    Resto a casa sola, non ho voglia di cucinare solo per me, mando un sms ad un'amica per chiedere se ha voglia di una pizza e mi risponde : "nn pss sn fuori", cosa che odio, non costa ugale scrivere tutta la frase?
    Allora mangiucchio qualcosa, prendo il cane e vado fino in gelateria, nel bosco dove devo passare incontro L. un'altra amica, chiacchierando scopro che l'amica che non ha potuto venire a mangiare una pizza é andata al compleanno di E., dico:
    "avevo capito che era per soli uomini"
    cosa che mi é stata confermata anche da M. anche lei in gelateria con le nipotine e senza il compagno.
    Mah mistero...

    Per spiegare un po' meglio la situazione dovrei forse raccontare la love story di E. e N.
    Fino a nove mesi fa E. era uno scapolo incallito, un ottimo lavoro, un ottimo stipendio,  viaggi, cene fuori e vita goliardica.
    E. faceva parte del gruppo da prima che arrivassi io, e non mi é mai stato uno dei preferiti, cosa reciproca, ma si sa non possiamo piacere a tutti.
    Uomo svizzero, profondamente convinto della superiorità degli Svizzeri e profondamente razzista, maschilista e antisemita; queste tre cose a turno sono ogetto di battibecchi fra di noi, mai liti o discussioni, ma battutine e frecciatine non sempre gentili.
    Convintissimo che le donne servono solo per tre cose fondamentali aveva sempre detto che non si sarebbe mai lasciato abbindolare da una di "noi".
    Se non che circa nove mesi fa, in circostanze che preferisco non specificare, ha conosciuto una ragazza sudamericana e si é innamorato come un adolescente alla prima cotta, e fino a un mesetto fa non ha più frequentato nessuno del gruppo, mentre adesso hanno ripreso la vita sociale.
    Sono molto carini, lui é di sicuro innamoratissimo, lei mi sembra un po' più calcolatrice, idea condivisa da quasi tutti gli altri amici.
    Lei é molto carina e gentile, con lui é molto mielosa, molto gattona, lo adula, gli fa un sacco di complimenti e non si stacca mai da lui.
    Stanno progettando di affittare una casa più grande, in vista del matrimonio che dovrà essere a breve, in quanto lei non trovando lavoro non ha più le carte in regola per rimanere qui.

    Quando Mr. Owens torna mi racconta che erano in una quindicina di uomini, più N. e altre tre amiche single.
    Hanno festeggiato in casa, con pizzette e soprattutto fiumi di birra.

    Sabato aiutando la mia amica F. a preparare la casa per la festa le racconto tutto questo, ridiamo un po' facciamo battute stupide del tipo "quando arriva le diciamo che lei non é invitata", ma si sa a volte l'educazione é sempre l'arma migliore.
    Arrivano tutti, siamo una trentina, la griglia é già in funzione arrivano anche E. e N.
    La festa é in un chalet in montagna, molto rustico ma molto capiente, siamo sui 1'500 m.
    N. indossa dei fuseaux bianchi con una canottierina bianca e sandali bianchi con tacco altissimo (beata lei, io rigorasamente scarpe piatte!), dopo 10 minuti si é già messa due maglioni e una giacca non sua.
    Appena mi vede mi dice :
    "Ahi Querida, porque non sei venuta alla mia fiesta ajeri? Me hai lassada sola con tres amigas i todo esto maschioni"
    "Non sono venuta perché non sono stata invitata"
    "Ahi se vede che B. no ha capito bien, sai che mi italiano no es asi bueno"
    B. sentitasi chiamare in causa ha detto :
    "no no, tu mi hai telefonato e mi hai detto che volevi invitare mio marito e Mr. Owens, di cui tu non hai il numero, a una festa a sorpresa riservata agli amici maschi di E. "
    F. la padrona di casa e vera paladina della giustizia interviene :
    "Ma ti ricordi che avevamo detto che questa sera la cena era per il compleanno di E. e di altri due?"
    "si, jo me recuerdo, pero jo volia farle una sorpresa a mi amor por esto primo compleanos ensiema", con una vocina tutta dispiaciuta e prossima al pianto.
    (a questo punto le cattive sembravamo noi, ma che ce la faremo a sopravvivere).

    Durante la serata mi si é avvicinata e mi ha chiesto se non mi interessava andare un giorno da lei con mia figlia grande, una ragazza di 16anni , alta 170 cm e morbida (nel senso che non é magra, ma nemmeno una cicciona), che lei si intede molto di diete e che vorrebbe dare a mia figlia delle dritte su come mangiare in modo giusto e soprattutto cosa mangiare.
    Sono rimasta li un po' e per non essere scortese le ho detto : "non penso di averne bisogno ma nel caso sarai la prima a essere contattata", l'ho comunque trovata una cosa poco gentile detta da una che non conosco molto bene e che soprattutto non ci conosce.

    Ha passato la serata abbarricata a E., é l'unica che non ha portato niente da mangiare, dicendo "non ho avuto il tempo di fare nada perché ho dipinto todo el jorno, preferisco che me digan quanto hai speso e vo pagar la mia parte", e ha giocato con un giochino sul cellulare per gran parte della cena.

    Per dessert avevo fatto delle teglie di tiramisu, che mi riesce ottimamente, lei gentilmente ha rifiutato e guardandomi ha detto :
    "No per me no gracie, jo so como mantener la linea" ecco!

    Scusate, se quando si é alzata da tavola dopo parecchie birre, vino e digestivi, ha messo un piede nella ciotola dell'acqua del cane ed é finita a gambe all'aria nella cuccia dello stesso cagnolone riempendo di peli i suoi candidi abiti bianchi, io sono scoppiata a ridere, cosa che hanno fatto anche tutti gli altri.
    No, ma volevo dire scusate se non ho fatto in tempo a scattare una foto.

    Ci ritroviamo quasi tutte le settimane nel periodo estivo per grigliate, cene e alle feste campestri, e nei prossimi mesi ci sono parecchi compleanni ancora in programma.
    Prevedo un'estate moooooooooolto lunga.

    mercoledì 15 giugno 2011

    Una casa accogliente 2

    Inizio con il dire che si comincia davvero a respirare un'atmosfera diversa a casa, spesso, anzi sempre, un sorriso attira un sorriso, mi auguro che anche il resto degli abitanti di casa Owens la pensi così.
    Il mio post precedente mi ha fatto nascere qualche nuova riflessione, pensavo di rispondere singolarmente nei commenti, ma ho preferito fare un un post.

    Come dicevo qui sopra, spesso siamo noi le prime che siamo arrabbiate per qualcosa e non ci accorgiamo di essere nervose o irritabili, scatenando così un effetto domino di malumore.
    Se noi tornassimo a casa per ultime, e trovassimo i figli con il muso lungo perché a scuola hanno avuto problemi, il marito con il muso lungo perché quando é tornato i figli avevano il muso lungo, non credo che ci sentiremmo molto ben accolte, e ci verrebbe il muso lungo pure a noi....se non addirittura la voglia di scappare.

    Per una casa accogliente, oltre al sorriso, quando parlavo di pulizia non intendevo certo il far trovare le posate d'argento lucidate e le porcellane sul tavolo, però spesso mi accorgo e sto cercando di rimediare, piano piano ma ce la posso fare, che ci sono mucchi di scarpe vicino all'entrata, il guardaroba ingombro di giacche, il tavolino all'entrata con sopra l'inverosimile, il tavolino del salotto che manco la calata dei barbari, e siamo solo al primo colpo d'occhio ! E chi ha voglia di trovare tutto questo al rientro ?
    Cavaliererrante, che é un uomo dice giustamente che spesso ci sono mariti che non prestano attenzione a tutto questo, che aprono il giornale, guardano la televisione e non ci prestano attenzione.
    A casa nostra ci sono delle regole ferree in merito :
    • ci si siede a tavola tutti assieme
    • si mangia quando ci sono tutti
    • non si legge a tavola 
    • non si guarda la televisione quando si mangia
    • quando tutti hanno finito ci si può alzare
    Trovo che siano delle regole molto semplici, che erano così (a parte la TV) anche a casa dei miei genitori e che fin da subito ho cercato di inculcare alle mie figlie, mio marito mangiava in albergo pranzo e cena, a parte un giorno alla settimana e quando ha cambiato i turni e ha cominciato a cenare a casa si é adeguato a queste regole, ma senza fatica, perché penso che sia piacevole raccontare la giornata e confrontarsi con le persone a cui vogliamo bene, in fondo é piacevole avere chi ti ascolta.
    A casa di Mr. Owens, non era e non é così e spesso, mentre mangiamo, mia suocera non si siede a tavola ma fa la spola dalla cucina e non vuole aiuto, mio cognato si alza e va in salotto, mio suocero quando ha finito lui si alza e va e come dice mia cognata sono veramente delle situazioni inaccettabili, perché mangiamo assieme una volta al mese e sarebbe bello star seduti tutti assieme a chiacchierare.

    Mi si chiede se ho dei trucchi per l'organizzazione e la pulizia e purtroppo non ne ho, se qualcuna avesse una bella bacchetta magica, me la mandi.
    La nostra casa é perennemente sommersa dal caos, al quale sto cercando di porre rimedio con il metodo Flylady, che nel mio caso sta dando ottimi risultati.

    Penso che il mio blog sia abbastanza reale, anche se penso che parecchie coppie e famiglie abbiano una realtà diversa dalla nostra, non so se migliore o peggiore.
    Non credo nella famiglia da mulino bianco, dove non ci sono mai problemi, dove tutto va bene e non si litiga mai, magari esistono, ma la maggior parte delle mie amiche e delle coppie che conosco si devono confrontare con gli stessi problemi con cui mi devo confrontare io : bilanci da far quadrare, compiti da fare, brutte note, litigi con il partner, coordinare figli-lavoro-casa, ecc.
    Se adirittura non sono confrontati con problemi maggiori, quali disabilità, malattia, dipendeze, ecc
    Ci sono blogger che mettono solo cose belle sul blog, che lavano i panni sporchi in casa, ci sono quelli che mettono solo cose negative, per sfogarsi.
    Io cerco di mettere un po' tutta la mia realtà, mi piace confrontarmi con gli amici di blog, perché spesso non é come con gli amici veri che prendono le tue parti perché ti vogliono bene, gli amici di blog cercano mediante il loro punto di vista di farti capire che forse, in quel caso, sei tu che stai sbagliando.

    Mi é piaciuto moltissimo uno dei commenti in cui si diceva che spesso trattiamo in nostri partner come pattumiere affettive, nel senso che gli vomitiamo addosso tutte le negatività della giornata.
    Quando ero piccola, mia madre che era a casa con noi, aspettava l'arrivo di mio padre per raccontargli tutte le "terribili malefatte " che avevamo combinato durante la giornata (avevamo litigato fra di noi, disobbetito, risposto male), mio papà si arrabbiava moltissimo e passavamo le serate in un clima veramente teso, dove bastava un niente per finire in castigo!
    Mi ero sempre ripromessa che non mi sarei mai comportata così e da un certo punto di vista ci sono riuscita, ma però, magari senza vomitare addosso rabbia, mi accorgo che mi lascio influenzare negativamente dagli eventi della giornata e alla sera sono di malumore, ed é proprio su questo che mi sono ripromessa di lavorare, se uno dei miei clienti mi ha fatto impazzire, se uno degli impiegati non é venuto al lavoro o un fornitore non ha consegnato la merce stabilita non é di certo colpa dei miei cari, no?
    Se i nostri figli trovano un ambiente accogliente, con sorrisi e un caloroso benvenuto, saranno portati a comportarsi di conseguenza, magari avranno le paturnie da adolescenti, ma penso che sta a noi dare il buon esempio.
    Avevo letto una volta una frase che mi era piaciuta molto, credo di Luigi Giussani :
    "Ricordatevi che se anche i vostri figli non vi ascoltano, vi vedono".
    E' vero che spesso non é facile, che di fronte a certi atteggiamenti e a certe risposte ci viene su la rabbia dal profondo, ma é proprio quello che loro si aspettano da noi, io spesso, di fronte ai malumori delle mie figlie dico : "Hai avuto una giornata pesante? hai voglia di una cioccolata o di un gelato?" non c'é niente che spiazzi di più di una gentilezza in un momento in cui gli altri vorrebbero solo discutere.

    Vorrei concludere con una frase che una signora sposata da quasi 60 anni mi ripete spesso :
    "Si prendono più mosche con il miele che con l'aceto".
    Buona serata a tutte e anche al @cavaliererrante che mi può di sicuro chiamare Ludo (che non é un diminutivo ma un soprannome).

    martedì 7 giugno 2011

    Una casa accogliente

    “Questa è la vera natura della casa:il luogo della pace; il rifugio, non soltanto da ogni torto, ma anche da ogni paura, dubbio e discordia.” (John Ruskin)


      Ho sempre parecchi post in attesa fra le bozze, cose che succedono, fatti di cui vorrei parlare, idee che mi vengono leggendo in giro per i blog.
    Quando lascio un commento a un post, poi vado a rileggere i commenti che lasciano anche altri dopo di me, mi piace confrontarmi con idee altrui.
    Spesso all'inizio ho un'opinione su una cosa ma i pensieri degli altri mi fanno riflettere e vedere sfumature nuove.

    Fra i blog che seguo spesso c'é quello di Sabby , fra i suoi commentatori c'é Nives1950 che lascia sempre dei bei commenti.
    In particolar modo mi ha colpito questa parte di  commento che ha lasciato il 31 maggio, la sera prima che io pubblicassi il post precedente :

    "... Ma dobbiamo capire anche quelli dei nostri mariti. Pure loro, a sera, aspirano a qualche attimo di considerazione e soddisfazione. Durante il giorno: il lavoro, le responsabilità, gli altri….assorbono tutte le loro e nostre energie e buona volontà. A sera, nel tepore rassicurante della famiglia e della propria casa…..tutti si aspettano qualcosa, sognano, desiderano, aspirano ad un di più…..anche, forse, di permettersi di ritornare bambini….fare i capricci, ridere, giocare….solo per un po’: sicuri d’esser accolti e compresi...."

    non so bene se questo consiglio possa aiutare Sabby, ma mi sono messa dalla parte di chi arriva a casa alla sera e non sempre trova un ambiente sereno, a volte per sciocchezze, piccoli litigi, rancori trascinati, o semplicemente per stanchezza, noia.
    Penso che a volte tornare in una casa così possa far passare la voglia di tornarci, e a catena provocano reazione ed eventi che ingigantiscono ancora di più delle cose che potremmo benissimo stemperare con una parola gentile e un sorriso.

    Spesso mi accorgo che il rientro a casa nostra non sempre comincia sotto i migliori auspici, aspettiamo mio marito che rientra tardi dal lavoro per cenare, la cena é pronta, spesso lui ritarda e quando arriva temporeggia e perde tempo in altre cose, le ragazze hanno fame e vorrebbero fare ancora qualcosa fra di loro dopo cena e borbottano, io a quest'ora vorrei essere già spaparanzata sul divano con la cucina pulita e un buon libro fra le mani.
    Purtroppo questo é l'unico pasto della giornata che facciamo tutti assieme e ci tengo a non mangiare a tappe, certo che se comincia già così forse sarebbe meglio mangiare separati.

    Nel post precedente mi riproponevo di essere più "morbida" , e le cose mi sembrano già più facili, vorrei adesso applicare anche il pensiero di Nives e creare un ambiente più gradevole, non solo per quello che comporta il clima in casa, ma anche per quello che riguarda l'ordine e la pulizia, che per una cronica mancanza di tempo vengono svolti proprio di fretta, tanto da non dover vivere in un porcile.

    Vi farò sapere se ci saranno miglioramenti!

    mercoledì 1 giugno 2011

    La dolcezza fatta persona

    Settimana scorsa mio marito non é stato bene, un problema di cuore, niente di serio che si é risolto con qualche giorno di ricovero e un piccolo intervento.
    Solo un grande spavento, soprattutto da parte mia in quanto alcuni anni fa aveva avuto un infarto.

    Mio marito da un annetto chatta con una ragazza che ha conosciuto in un gruppo FB, chattano abbastanza regolarmente, ho già avuto modo di parlare di lei qui.
    Sono tutt'ora convinta che fra loro non ci sia assolutamente niente.

    Ora scritte cosi le due cose sembrano abbastanza strampalate e non connesse fra loro, ma quando sono andata all'ospedale il giorno dell'operazione Mr. Owens mi ha detto che lei gli aveva mandato un messaggio per chiedere come mai non stava facendo un certo gioco in FB, lui le ha risposto il motivo e lei ha detto "me lo sentivo" (sono circondata da sensitive).

    Venerdì ennesima discussione a causa di qualcosa che lei ha messo in bacheca.
    Diverse volte lui le ha detto di non scrivere niente sulla bacheca (ho visto che glielo scriveva),  ma lei fa sempre di testa sua.
    Gli ho detto :
    "Ma vale la pena litigare ogni volta per lei?"
    "No, ma sei tu che ti arrabbi per quello che fa, io quello che ha messo non l'avevo visto, e poi non mi sembrava importante"
    "Ma perché ti piace così tanto chattare-chiacchierare con lei?"
    "Perché lei é molto dolce e mi tratta con gentilezza, tu invece mi dai sempre addosso"

    Sull'ultima affermazione devo ammettere che ha ragione, mi accorgo che spesso sono "sbrigativa", però certo che é più facile essere gentile  con gli amici, mica entri in chatt per litigare con qualcuno.
    Facile anche essere gentile e disponibile per una ragazza (donna ha quasi la mia età), che non ha figli, non ha un lavoro e passa 9 ore al giorno in FB.
    Meno facile se ogni giorno devi far quadrare un bilancio famigliare a causa di problemi avvenuti 10 fa che stai ancora cercando di smaltire.

    Da parte mia ho provato a essere più morbida nei suoi confronti, non nel senso che può fare quello che vuole, ma magari cercando di non attaccarlo.
    Sto usando questa tattica da venerdì sera, fino ad oggi ha dato ottimi frutti, mi auguro che possa continuare così.

    Però che strana la vita, quando ci siamo messi assieme, gli piacevano il mio piglio deciso, la mia grinta e la mia voglia di fare.
    A me di lui piaceva soprattutto la sua ironia e la capacità di farmi ridere, cosa che gli riesce ancora adesso, ma a volte vorrei che prendesse più sul serio le cose.

    Mi viene in mente una canzone di Elio e le storie tese "Cara ti amo".