mercoledì 23 marzo 2011

Chiacchiere e confidenze

Esco a cena con un gruppo di "ragazze", tutte dagli anta in su, tutte con figli.
Siamo circa dodici, sembriamo una comitiva di adolescenti in libera uscita.
Solo tre di noi lavorano, le altre preferiscono crescere i loro figli, che "pure" noi ce li cresciamo, magari anche facendo i salti mortali per poter far incastrare tutto come le tessere di un puzzle, che poi le mie non so perché ma non si incastrano mai.
Il discorso ruota principalmente attorno ai figli, alle scelte scolastiche che stanno facendo o che hanno fatto, al tempo che non é mai abbastanza, ai mariti.
Verso la fine della serata si chiacchiera a gruppetti, e una ragazza racconta cosa l'ha spinta alla separazione, poi accenna ad un'amica comune, non presente, con quattro figli che finalmente dopo dieci anni di tradimenti ha deciso di lasciarlo.
Lui non é d'accordo, é dirigente di una grossa banca, e vuole dare l'immagine della famiglia perfetta, anche se tutti sanno che lui tradisce la moglie, che le signorine che lo accompagnano nelle trasferte sono le sue amanti.
La minaccia dicendo che le porterà via i figli, che i soldi sono i suoi, che lei senza di lui non é nessuno
Diverse volte negli anni le amiche a turno hanno provato a farle capire che lei merita molto di più, ma penso che quindici anni di matrimoinio con una persona simile l'hanno segnata.
Mi auguro che finalmente abbia capito di dover prendere in mano le redini della situazione.

Torno a casa dopo cena in contemporanea con mio marito che arriva dal lavoro, sono le 23.00 circa, le ragazze dormono già e mentre preparo la tisana sento che accende il pc.
Gli racconto di questa nostra amica. (intanti il pc si sta accendendo).
Si schiera apertamente dalla parte della moglie, grazie anche ad una profonda antipatia nei confronti del marito, mentre mette la pass per facebook.
Vado a prendere le tazze e gli racconto anche dell'altra che si é separata e gli dico :
"Sai, lei non ne poteva più, lui era un bambinone, sempre in giro con gli amici, in casa non dava una mano, passava il suo tempo libero attaccato alla playstation"
"Eh! ce ne sono molti di mariti così! Mica come te che sei fortunata e ti lamenti sempre"
"Perché sono fortunata?"
....
....
....
nessuna risposta
dopo tre minuti buoni di orologio mi dice :
"Scusa hai detto qualcosa? No, perché toccava a me giocare e non ho sentito"

Ecco appunto....., ma non preoccupatevi, io sono fortunata, e se lo dice lui, siamo a posto.

3 commenti:

Laura ha detto...

Non preoccuparti: siamo in tante, ad essere fortunate!! ;)

Maggie ha detto...

l'importante é che ci credano loro :))
in fondo, anche se i mariti sono una specie moooolto complicata, sí, siamo fortunate!

sorelluce ha detto...

Buahhh!!! I mariti non ascoltano di default mi sa, qualsiasi si al'entità o il tipo di attivita in cui sono imopegnati!!:-))