lunedì 9 maggio 2011

Collaborazione domestica

Stavo lasciando un commento a quest post e mi si é cancellato, poi mentre lasciavo un commento a questo mi sono accorta che avevo scritto così tanto che era meglio farci un post mio
Nel primo si parla di mariti temporeggiatori, mentre nel secondo si racconta che se un uomo fa qualcosa in casa é un santo, se lo fa una donna é dovuto.

Nel seconto post, nei commenti chi più chi meno dice che il marito fa qualcosa, c'é chi dice che il marito fa quasi tutto e chi invece dice che il marito non fa assolutamente niente.
Si da anche la colpa alle suocere che hanno abituato i bimbi a non fare assolutamente niente in casa fino all'età pensionabile, mia suocera, madre di 4 maschi, reputa che tutto quello che ruota in giro alla casa, nella casa e attorno ai figli sia a completo ed esclusivo carico delle donne (PS, non so se l'ho detto ma mia suocera a parte questo é una persona fantastica).

Uno dei commenti che mi é piaciuto di più é uno che dice:
"SEI UNA CRETINA CHE GLIEL'HA PERMESSO IN TUTTI QUESTI ANNI! Bastava fargli presente la prima volta che non eri la sua cameriera, è inutile lamentarsene dopo millemila anni di vizi!"

Mi sono riconosciuta in pieno con questa frase, é inutile cercare scappatoie, dare la colpa ai mariti o alle suocere o alla società.
Sapete chi é il colpevole di tutta questa situazione? Noi !!!

Vi spiego come sono arrivata alla nostra situazione attuale.
Stiamo assieme da 22 anni, lui ha sempre lavorato con orari irregolari e sballati.
I primi anni, curavo il nostro nido per amore, non era difficile, eravamo in due in un monolocale...
Una quindicina di anni fa, con l'arrivo della prima figlia ho ridotto il mio orario di lavoro al 50% per stare con lei, quindi ho continuato io ad occuparmi di tutto, anche con l'arrivo della seconda.
Ora la mia mole di lavoro sia in casa che fuori é notevolmente aumentata, compresi colloqui con insegnanti, riunioni, incontri ...
Sono in ballo dalle 06.00 del mattino alle 21.30, ora in cui crollo sul divano, senza nemmeno la voglia ne di leggere ne di ricamare, ma solo di "larvare", togliendo le due ore che passo sui mezzi pubblici, e che uso per leggere, sono esattamente 13.5 ore di impegno al giorno... esattamente 5 più delle sue !!! in pratica faccio un lavoro + mezzo e la casa fa costantemente schifo!

Ma sapete perché questo argomento in particolare mi provoca l'orticaria? non per il fatto che lui in casa non faccia assolutamente niente, ma per il fatto che la cosa che mi da più fastidio in assoluto siano le sue critiche i suoi musi lunghi, il suo sbuffare se le cose lavate e stirate sono ancora in lavanderia e non nell'armadio, il suo continuo lamentarsi del casino, ma poi si alza da tavola senza sbarazzare, e la lista non é certo finita qui !
E lui ? sulla soglia dei 50 vive come (meglio) di un adolescente, trova la colazione pronta e i vestiti puliti, lavora (non sempre) le sue 6 ore al mattino, pomeriggio a pesca con amici o al pc, 3 ore di lavoro verso la fine del pomeriggio, torna alle 20.00, cena, e poi o va a fare un giro reale o virtuale.
A onor del vero devo dire che a volte mi chiede se voglio andare anch'io, a fare un giro reale, ma onestamente alle nove di sera, l'unico giro che voglio fare é dal divano al letto, piazzandoci un po' di tele o un libro e la tisana!

Passo uno dei miei giorni di libero a lavare-stirare-pulire-ecc., mentre lui nel suo giorno di libero si riposa perché ha lavorato tutta la settimana, e almeno un giorno per fare quello che gli pare ! (N.d.A. i giorni di riposo che si fa sono due, ma magari seguire le partite, le moto, la F1, é un lavoro)
Se devo dire tutta la verità, un giorno a settimana é sacro anche per me, il riposo ci vuole, così mi limito a preparare i due pasti, aiutata dalle ragazze per sbarazzare e lavare.

Il problema é che anche le mie figlie sono fuori parecchie ore, una torna alle 17.00 e l'altra alle 18.00 e hanno ancora da studiare, aiutano ma poco, fanno il minimo che DEVONO fare, sbuffando fanno qualcosina in più, ma mi fanno giustamente notare che lui non fa assolutamente nulla !!!
Quando certe volte sono al limite, captano, o forse lo intuiscono dalle mie grida, le due sensitive, e si danno da fare, ma  perché bisogna arrivare a questo?

Sto pensado di fare dei piani di lavoro con i turni di chi fa cosa e dei cartelloni strategici :
  1. porta i tuoi vestiti nella cesta, da soli non ce la fanno
  2. se piove tiralo pure su il bucato in giardino, il risciacquo extra non mi interessa
  3. il sacco dei rifiuti pieno dobbiamo metterlo nel cassonetto, quegli scansafatiche del camion dei rifiuti non vogliono più ritirarlo dalla nostra cucina
  4. se ci sono 12 tazze del caffé sparse per la casa, abbiamo finito quelle pulite
  5. se finisci l'ultimo rotolo di carta igienica, il prossimo cosa usa?
  6. se nessuno fa la spesa, nessuno mangia
  7. se vedi gli animali di casa agonizzanti forse hanno fame (esclusi i gatti che faranno self service)
  8. se hai fame e non sono ancora rientrata dal lavoro, al posto di aprire dei biscotti cucina
  9. Visto che abbiamo deciso (io principalmente) di fare il riciclaggio per non disperdere le cose nel'ambiente, non vuol dire che le dobbiamo per forza tenere tutte in lavanderia

Mia suocera mi dice : "Cosa vuoi fare Chicca, sono uomini"
Le mie amiche : "Se fossi in te non farei più niente" "parlagli" "sciopera" "fagli capire che non sei la sua cameriera", e via di questo passo
La tentazione é grande, ma già così il caos regna sovrano, per quanto riuscirei a tenere duro? e poi se non capisse (e sono sicura che non capirebbe) chi dovrebbe accollarsi tutte le incombenze, arretrati inclusi?
Perché il vero problema, non é che lui le cose non le sa fare, prima di venire a vivere con me ha abitato solo una decina di anni, e in casa sapeva fare tutto, non bene, ma lo faceva.

In effetti quando ci sono le cene a casa di amici, lui é sempre disposto a dare una mano in cucina, alla griglia.
Mentre quando gli stessi amici devono fare legna-pitturare-trasolocare-pulire prima e dopo il trasloco-ecc, lui é sempre in prima linea, magari passandoci giornate intere!

A questo punto sicura che non riesco più a cambiare il suo carattere vi lancio un sondaggio :
Cosa posso fare ?

  1. visto che non riesco a cambiare la sua indole cambio marito
  2. continuo così e non rompo le scatole alle blog-amiche
  3. sciopero fino a quando la casa sarà sommersa dal pattume e dovrò chiamare Kim e Aggie del programma "How clean is your House?".
Accetto volentieri qualsiasi consiglio mi vorrete dare !!! ma siate clementi con me, con lui potete anche non esserlo.
Scusate il lunghissimo sfogo, ma l'argomento mi prende parecchio.

15 commenti:

Lavì ha detto...

Mio marito lavora 8 ore al giorno, io 6, tutte di fila, e alla 15.30 sono libera.
Libera è un modo di dire, in quanto corro a prendere i bambini, gioco con loro, poi torno a casa, preparo la cena, e:(cito un cartone animato di anni fa,dove una donna puliva casa e canticchiava
"spazzo...ramazzo... la schiena mi spezzo..."
Mio marito torna a casa, fa la doccia, si imborotalca, si profuma e quando esce dal bagno si siede a tavola.
Poi, alla sera è tutto per i bambini, gioca e fa quello che loro vogliono.
Ma:
-mai portato una volta i figli dalla pediatra
-Mai tentato di dare a loro la medicina di turno(sciroppo, antibiotico) con la motivazione "amore, lo sai che io non ho memoria, mi dimenticherei...
-Mai di sua iniziativa ha detto: bimbi, tutti a lavarsi i denti e mettere il pigiama...

Ma, dato che non devo raccattargli le mutande dal pavimento, devo considerarmi una donna fortunata!

FRANCESCA ha detto...

Bellissimo il tuo blog e sacrosante verità... i miei commenti (due) al post di Lavinia (che non ritengo una donna fortunata ma una che si fa un gran mazzo e che sa usare i congiuntivi, quindi già mi parte molto simpatica) erano rivolti solo al fatto che PURTROPPO cercare dei colpevoli per questa situazione non è possibile... credo sia una rarissima sinergia tra educazione ancora fortemente maschilista, nostro eccessivo lassismo perchè "si fa prima a farlo noi piuttosto che farlo fare a loro".. e... mah!!! sicuramente qualcosa a livello cronico che non si può eliminare, ma limitare... Mi viene da ridere perchè alle volte gli prende la sclero e usa l'aspirapolvere (adesso che ha scoperto che deve soltato spingere ON)... e me lo dice, quasi a volere un "pat-pat".. che io puntualmente non gli dò!!! Anzi.. gli dico: "Bravo!!! questa è anche casa tua!"

Mrs. Owens ha detto...

@Lavinia, adesso mi sento in colpa, una volta (su 300) mio marito ha portato la piccola dal pediatra, era una cosa intima e ci sono andati lui e il suo migliore amico, lei sulla porta dello studio ha detto voi restate fuori... ah ah ah

@Francesca, penso che la colpa sia di tutti, ma principalmente mia nella mia situazione, forse se all'inizio avessi preteso di più ora non sarei a questo punto.
Anche il mio quando fa qualcosa (molto raramente) pensa che dovrei fargli un monumento, uomini...

Willow Holiday ha detto...

Inutile sentirsi in colpa... la tua vita nella tua famiglia d'origine evidentemente è stata tale da non suscitarti il bisogno di mettere i punti su certe "i"..

Mio padre è sporco, disordinato, irrispettoso verso le fatiche casalinghe di noi donne di casa.. cioè mia madre ed io.. e mia madre di questo si è sempre lamentata.. sempre.. però con ME, mai col diretto interessato..

Perciò, questa "ipocrisia" mi ha sempre fatto schifo e quando ho conosciuto il mio futuro marito (tra meno di un mese) ho subito mirato a certe cose nel rapporto.. Sapevo già cosa volevo..

Se tu hai maturato solo ora questa consapevolezza, consapevoli anche del fatto che nella vita si cresce e si cambia e vivadio la mente si evolve.. Parla adesso con tuo marito ed esprimigli questa tua nuova e giustissima esigenza.. Potresti ottenere qualcosa, tuo marito potrebbe sorprenderti.. chissà.. ma bisogna dar voce sempre alle proprie esigenze.. a prescindere dall'effetto che queste possano fare sugli altri..


Detto questo.. sì, hai ragione.. iniziare prima sarebbe stato molto meglio.. ma.. chissenefrega!!

Stefania ha detto...

La colpa è nostra , ma non per i gesti , per la poca consapevolezza di essere sullo stesso piano e d avere gli stessi diritti doveri... Qui in casa si dividono i compiti , lavoriamo tutti e due ed è profondamente giusto che i bimbi vedano un babbo che cucina , lava i bagni , stende la roba e va a prenderli a scuola... liberiamoci dall'idea che la casa e i figli non girino senza di noi... coltiviamo anche la nostra vita fuori casa ... è un diritto... con ciò , amo la casa i bimbi , fare il pane e il giardino ,baci!!!!

Federicasole ha detto...

ciao, io non penso proprio che sia colpa tua, è così la sua natura e difficilmente quella si cambia, però potrebbe migliorare un po' con le tue UMANE e LEGITTIME richieste!Anche mio marito non collabora molto, e siamo all'inizio.........un bacio solidale,
Fede

sabby ha detto...

condivido il fatto che sia colpa nostra in primis!!!
anche mio marito appartiene a quella categoria che in casa non fa nulla, non lo sa fare ma non vuole fare, soprattutto!!
Ho fatto sempre tutto io, anche perché non lavorando sembrava naturale, poi per stereotipo, una donna che non lavora non è stanca, come se in casa pettinassi le bambole!!!!!

Rossana ha detto...

I miei figli si lamentano che in casa nostra dobbiamo sempre giocare ai "4 cantoni" e spostare le cose di qua e di là se si vuole sedersi, apparecchiare ecc, adesso sto cercando di far loro notare che se rimettessero a posto quello che lasciano in giro, non ci sarebbe poi molto da dover spostare ogni volta. Per quanto riguarda la cucina, una volta misi un cartello sulla porta: "Il ristorante è aperto solo su prenotazione ed aperto dalle 11 alle 14 e dalle 18 alle 20." Ha funzionato, ma per poco. Si sa, la scopa nuova spazza bene per tre giorni...

Cippì ha detto...

uè, mi fate spaventare!!!
del mio futuro marito (fra qualche mese) so già che sarà un tutt'uno col divano: stiamo parlando di un pigro di natura, figlio unico nonchè unico nipote della nonna che lo ha allevato (non so se mi spiego...). che colpe volete che distribuisca? non mi interessa, anche perchè dire che è stato come l'hanno allevato non impedirà a me di sclerare!
ho pensato di adottare questa strategia:
individuare i lavori che può fare lui in quanto "tecnico": tutto ciò che implica tecnologia (aspirapolvere, lavastoviglie, lavatrice; stirare mi sa che toccherà a me, ma se lui in cambio fa tutto il resto, direi che lo scambio è equo); i lavori che dovrà fare per forza lui perchè alto: pulire gli abbaini; i lavori che dovrà fare lui perchè non soffre di vertigini: pulire le finestre e fare la polvere sui mobili alti; dividerci i week end di pranzi (tutti e due amiamo cucinare)... che dite, sono troppo ottimista?

comunque, visto che state cercando casa, potresti approfittare della situazione per rivedere certe regole/usi e costumi...

Mrs. Owens ha detto...

@Willow Holiday hai perfettamente ragione, nella mia famiglia d'origine sono gli uomini che lavorano e le donne stanno a casa (e che non é un lavoro ???), pensa che mio padre da per scontato che io nonostante lavori fuori casa e come si capisce dal post anche in casa, dia una mano a mia madre (60 anni e ipocondriaca)che non fa assolutamente nulla dalla mattina alla sera, a parte leggere-fumare-guardare la tv-dormire... il dare una mano lo specifico in un futuro post.
@Stefania, anch'io coltivo la vita fuori casa, ma a volte sono così stanca che non mi rimane la voglia.
@Federicasole vero, le richieste sono legittime, ma lui non é così umano, ah ah ah
@sabby mi fa paura leggere i tuoi post e i tuoi commenti, mi sembra che abbiamo sposato lo stesso uomo ;)
@Rossana con le mie figlie ho fatto un contratto di lavoro, con un elenco di quello che DEVONO fare e un secondo elenco di cosa mi piacerebbe che facessero, se non fanno almeno la prima clausula, la domenica sera niente paghetta, e devo dire che ha funzionato alla grande
@Chichi penso che la soluzione sta anche in un buon dialogo pre convivenza, sei sicura che le cose che hai destinato a lui, lui sia deciso a farle? Trattandosi di un divanatore ho i miei dubbi, se però effettivamente le fa, ti ama davvero.

wondermamma ha detto...

Io piazzerei un bel cartello per casa con l'elenco che hai fatto.
poi passerei a non lavargli più i vestiti. e quando ti chiederà dove sono i calzini puliti potrai dirgli "dove li hai lasciati tu quand'erano usati!"
Prima che il mio ex marito se ne andasse di casa (ed era esattamente così, e avevo appena partorito la terza, in più lui si sfogava con l'amante e trattava malissimo me, la serva isterica....) ho smesso di lavargli i vestiti. Lui ha iniziato a portarli da sua mamma,ma il fatto è che l'importante non è che impari a fare le cose come vuoi tu, ma che sappia trovare le soluzioni!!
Finchè c'è qualcuno che fa per loro, loro non muoveranno mai un dito! Questa è legge.

Scusa... ma in tutto questo non posso fare altro che ribadire il mio scarosanto concetto mentale che mi ripeto spesso come un mantra: QUANTO SONO FORTUNATA!!!
Sola con tre femmine.
Quando voglio o ho tempo o ho la forza di fare, faccio. Se no non faccio. E sopravvivo, giuro! E' solo questione di abitudine!
Lui da quando ha preso casa da solo ha imparato a fare i mestieri e a cucinare. Non che me ne freghi qualcosa, anzi quando entro in casa sua per prendere le bimbe e mi dice "togli le scarpe che ho appena lavato!" vorrei cagargli in tutti gli angoli... ma almeno le figlie vivono nel pulito e mangiano (non so cosa, ma mangiano).
Il fatto è che quando uno si trova nella necessità, deve imparare.
Ricorda di non arrabbiarti se farà le cose male o non come vuoi tu. l'importante è che faccia e trovi soluzioni!
Se non ce la farai però non ti lamentare più. Perchè alla fine sei tu che gli stai permettendo di essere quello che è.
baci e abbracci
wondermamma

Mrs. Owens ha detto...

@wondermamma hai pienamente ragione oggi é il primo giugno, qui (e penso anche in Italia) c'é un lungo ponte festivo, comincioda oggi con la linea dura!

State all'erta, vi aggiornerò se funziona ;)

Cippì ha detto...

non so se funzionerà, ma abbiamo già stabilito che i vetri, per motivi di altezza, saranno suoi.
quanto alla tecnologia, non fa che ripetere che io sono imbranata con queste cose e devo dire che quando siamo in vacanza, davvero è lui, di sua iniziativa, ad armeggiare con l'aspirapolvere. anche coi suoi è disponibile, da quando stanno nella casa nuova: sparecchia, se sporca pulisce, e di sua iniziativa, se vede briciole in terra, passa la scopa elettrica. poi taglia il prato (che noi purtroppo e per fortuna non abbiamo). come inizio penso non sia male. sono anche convinta che lui le cose le sa fare, e qualcosina, se non altro per manifestare la sua indipendenza, la farebbe anche, ma per quieto vivere lascia che siano le donne di casa ad occuparsene (giuro, non scherzo: ho assistito a bronci di giorni da parte di sua madre quando lui ha insistito per aiutarla). sa perfettamente che io non sono così, lo ha imparato a sue spese...
beh, cmq vedremo quando divideremo lo steso tetto davvero!

LAURA ha detto...

È solo da due anni che vivo insieme al mio ragazzo ma un po' già mi rispecchio in questa tua descrizione.... Lui lavora al 100%, io solo al 90% , per cui secondo lui io dovrei occuparmi delle faccende di casa visto che ho più tempo libero per farlo. Da una parte mi dico, in effetti forse é giusto così, ha ragione. Dall'altra però penso "é giusto veramente che io passi il mio tempo libero a spazzare, stirare, pulire?". Anche perché per riuscire a ritagliarmi un po' di tempo per me durante la giornata, spesso mi ritrovo a stirare durante la sera quando lui é spaparazzato sul divano. E per fortuna non abbiamo ancora dei figli...Comunque per correttezza devo dire che la sera in settimana, dal momento che arrivo tardi dal lavoro, é lui che cucina e poi insieme puliamo la cucina, laviamo e asciughiamo i piatti. Mia madre non fa che dirmi che sono fortunata perché almeno lui mi da' una mano! Io non faccio che ripetermi che questa frase parte dal presupposto che sia la donna a doversi sempre occupare delle faccende domestiche. Basta con questi stereotipi!

Alchemilla ha detto...

Ciao, hai provato a parlargli in un momento di serenità e calma e a dirgli come ti senti?

Il mio consiglio è questo: invece di aspettare che lui faccia le cose chiediglielo gentilmente ogni volta, anche più volta, con il sorriso, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

Difficile, lo so. Chiedere è ancora più difficile che fare...

Ma secondo me è l'unico modo.

Prima gli parli serenamente, poi inizi a chiedere ogni giorno più volte al giorno, e infine accetti che lui faccia le cose non bene come te.
L'unico modo per sopravvivere.

Mia mamma ha sempre servito e riverito mio padre. Adesso non vuole più farlo e non lo sopporta più. Pretende che lui capisca da solo che lei adesso è stanca e non può più trattarlo come un re...
Ma un re secondo te scende volentieri dal piedistallo di sua spontanea volontà?